In tempi antichi, lungo il grandioso Nilo, le genti crescevano forti, nutrite dalle sue ricche acque e alimentate dalle sue benedizioni. Mentre il popolo fioriva, così facevano le sue divinità. Le persone costruivano monumenti, compivano sacrifici e veneravano le loro divinità. In cambio, le divinità concedevano loro conoscenza, strumenti e ricchezze. Ma alcune divinità erano migliori di altre. Quelle che ricevevano costante devozione crescevano potenti, gloriose e influenti. Potevano allungare una mano e cambiare il mondo per solo capriccio. Coloro i cui nomi non graziavano più le labbra della gente, vedevano invece le loro forme alterare, i loro passi vacillare e i loro poteri diminuire. Il cambiamento era arrivato nella terra del Nilo. E con il cambiamento venne anche la guerra. Le divinità non erano mai state creature fraterne tra loro e in quel momento, vedendo la loro stessa esistenza minacciata, avevano radunato le loro forze, schierando i propri devoti e mettendoli in marcia verso la guerra. Alla fine, quando la sabbia si sarà posata, il sangue sarà divenuto asciutto e i venti si saranno trasformati in brezze leggere, solo una divinità emergerà trionfante in questa nuova era di monoteismo. Chi sarà?